Nella crudele gara del dito più veloce, solo un immigrato su quattro ha potuto aggiudicarsi la vittoria. A distanza di 15 giorni dal primo -clic day- per la conquista di un posto di lavoro regolare del nuovo decreto flussi, arrivano i dati ufficiali resi noti dal Ministero degli Interni. Le domande pervenute sono state 406.392, i posti messi a disposizione meno di 100 mila così ripartiti: 86.580 nuovi ingressi e 11.500 per conversioni di permessi di soggiorno. L'ultimo decreto flussi risale al 2008: allora furono 150mila i posti messi a disposizione. Poi più nulla, ad eccezione della sanatoria del 2009 limitata però a colf e badanti. I numeri forniti dal Viminale, tre volte superiori rispetto al tetto massimo di 100 mila posti disponibili, mette ancor più in evidenza la situazione di emergenza lavorativa e il bisogno di regolarizzazione da parte dei cittadini stranieri.
I giorni indicati dal -clic day- sono stati tre e con diversa specificità. Il primo è avvenuto il 31 gennaio, destinato ai lavoratori dei Paesi che hanno sottoscritto specifici accordi con l'Italia, e che hanno fatto registrare un afflusso di domande pari a 334.141 così suddivise. per lavoro domestico 236.463 e per lavoro subordinato 97.678. il secondo -clic day- si è tenuto il 2 febbraio e le domande pervenute sono state 64.600 relative ai lavoratori domestici provenienti da Paesi senza accordi con l'Italia e così distribuite: per mansioni di colf 56.727 , mentre 7.873 sono quelle per badanti. L'ultimo -clic day- ha avuto luogo il 3 febbraio con 7.651 domande riguardanti le conversioni di permessi di soggiorno e per lavoratori discendenti da almeno un genitore italiano.
In allegato, i dati del Ministero degli Interni
22 Febbraio 2011