Le date ormai sono ufficiali: domenica 15 e lunedì 16 maggio in oltre mille Comuni italiani (98 in Sardegna) si voterà per scegliere sindaci e consiglieri. Nei Comuni con oltre 15mila abitanti, se nessuno dei candidati a sindaco conquisterà al primo turno più del 50% dei voti, ci sarà anche un secondo turno il 29 e 30 maggio, in cui si sfideranno i due candidati più votati.
Date importanti anche per i cittadini dell’Unione europea residenti in quei comuni, che possono votare o essere eletti . Dovranno però cerchiare sul calendario anche il 4 aprile, ultimo giorno utile per chiedere l’iscrizione nella lista elettorale aggiunta, un passaggio indispensabile per andare alle urne.
La domanda di iscrizione alla lista aggiunta si presenta negli uffici elettorali dei Comuni di residenza, molti dei quali hanno già preparato dei moduli precompilati. Dove i moduli non ci sono, basta una richiesta su carta semplice (magari usando come traccia questo fac-simile), in cui vanno inseriti i propri dati e la dichiarazione che anche in patria si gode del diritto di voto. Gli iscritti alla lista ricevo la tessera elettorale valida per tutte le elezioni successive.
Sarà tutelato, comunque, anche il diritto di voto dei “ritardatari”. Dopo il 4 aprile i cittadini Ue potranno comunque chiedere di andare alle urne, ma se il Comune darà il via libera questo varrà solo per le elezioni di quest’anno. Questa procedura d’urgenza, inoltre, è rischiosa: a ridosso delle elezioni, il Comune potrebbe non avere il tempo per fare i controlli e rispondere a tutte le richieste.
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22 Marzo 2011