Dal 2 luglio un primo gruppo di dieci giovani sono impegnati per 20 ore settimanali presso l'Associazione Arcoiris Onlus in attuazione del progetto FIVE (Fare Integrazione con il Volontariato Educativo).
Il progetto è stato accolto dalla Regione Sardegna, a seguito di una selezione pubblica per l'inserimento di giovani disoccupati presso associazioni, fondazioni ed organismi, senza finalità di lucro, operanti nel mondo del volontariato e della cooperazione sociale nei settori della salvaguardia, tutela e valorizzazione dell'ambiente e del patrimonio artistico-culturale e della promozione e aggregazione sociale.
«Abbiamo partecipato al bando regionale -ha dichiarato Arlen Aquino, Presidente di Arcoiris Onlus- con il duplice obiettivo di offrire un'opportunità di inserimento socio lavorativo a 18 giovani e di ampliare l'offerta dei servizi da noi erogati in favore delle categorie socialmente deboli. Come ha recentemente evidenziato l'unione europea, il volontariato non è un lavoro di serie B ma necessita di professionalità adeguate che potranno essere certificate nei curricula. Abbiamo avuto la fortuna di accogliere giovani altamente scolarizzati che fin da subito hanno dimostrato impegno e capacità».
Antonella, Barbara, Erika, Giovanna, Laura, Marco, Mattia, Michele, Roberta e Stefania, dopo una prima fase di accoglienza, si stanno cimentando nelle attività che Arcoiris Onlus svolge quotidianamente.
Le prime impressioni di alcuni di loro confermano la bontà dell'iniziativa avviata dall'amministrazione regionale tesa a valorizzare il terzo settore, e il volontariato in particolare, tramite l'inserimento socio lavorativo dei giovani.
Per Marco «l'Associazione ha un personale molto accogliente e disponibile che ci ha aiutato nell'inserimento. E' organizzata ed è molto interessante il lavoro che compie nei confronti dei giovani. Il progetto risponde abbastanza bene alle aspettative che avevo se non oltre. Il gruppo di lavoro è amichevole. Man mano che mi inserirò nell'associazione, capirò dove utilizzare al meglio le mie capacità».
Antonella non ha difficoltà a dichiarare che «le aspettative erano diverse per quanto riguarda poi la reale situazione. Ovvero, pensavo, che il rafforzamento linguistico, in favore degli stranieri, sarebbe stato più semplice. Nell'associazione c'è un clima sereno e i colleghi sono molto socievoli. Ho l'aspettativa di migliorare nelle mansioni che pian piano mi verranno affidate».
Mattia sottolinea che «l'associazione è abbastanza organizzata anche se è necessario un'approfondimento tra tutti noi in quanto ci conosciamo da poco. Il gruppo di lavoro è ottimo e c'è molta disponibilità da parte di tutti per cui nutro aspettative positive».
Giovanna evidenzia «l'unità e la totale collaborazione tra i colleghi, lo scambio di abilità e conoscenze per raggiungere gli obiettivi comuni, tra volontari e associazione. Quest'ultima è attenta a cogliere le predisposizioni individuali per le varie attività e dare l'opportunità di sviluppare abilità in ambiti differenti da quelli di partenza (studio/lavoro). A livello personale ho un atteggiamento di apertura per il valore della diversità. Come team mi aspetto e desidero il raggiungimento di tutti i nobili obiettivi che l'associazione di propone».
13 luglio 2012