Adulti, anziani e stranieri più vicini alle nuove tecnologie! Via alle iscrizioni per “Non è mai troppo tardi 2.0”, il progetto dell'Associazione Arcoris realizzato con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna, nato per combattere il “divario” digitale tra le generazione e le varie classi sociali.
Il titolo del progetto richiama alla mente il maestro Alberto Manzi, che negli anni ‘60 entrava nelle case degli italiani per insegnare la lingua del “Belpaese”. Per gli storici della tv, “Non è mai troppo tardi”, è stato il programma che ha unito nord e sud, insieme per capire e parlare la stessa lingua, uno strumento di ausilio nella lotta contro l'analfabetismo in Italia. Oggi, il progetto offerto dall'associazione Arcoiris diventa un modo per migliorare le condizioni di vita quotidiane, ridurre il “divario” digitale di alcune fasce deboli della popolazione. Una forma di esclusione sociale vera e propria, legata all'incapacità di alcuni di utilizzare la tecnologia e di accedere ai percorsi formativi che possano colmare questo gap. Un progetto per contrastare il rischio dell'isolamento sociale favorendo una migliore integrazione tra i destinatari, anziani e immigrati, offrendo strumenti per migliorare la vita di tutti i giorni, in cui le notizie e le informazioni viaggiano alla velocità di un tweet.
Il progetto prevede corsi da 30 ore per 2 lezioni settimanali in gruppi di 5 persone. Gli incontri, che si terranno nella sede dell'Associazione Arcoiris, in Via Genova 36 a Quartu Sant'Elena, si concentreranno sull'alfabetizzazione informatica attraverso l'uso del computer, di una connessione internet e di uno smartphone. Ad affiancare gli iscritti al corso, un esperto informatico, un tutor e un volontario dell'associazione. 100 i posti disponibili tra over 60 e immigrati.
L'iscrizione e la partecipazione sarà gratuita. La prima lezione è prevista per lunedì 29 settembre.
L'associazione Arcoiris Onlus è attenta alle nuove tecnologie. Già nel 2011 ha partecipato al progetto “@ll-in”, programma avviato dalla Regione Sardegna, volto alle realizzazione sul territorio regionale di luoghi d'accesso ai servizi tecnologici e al coinvolgimento della società nell'informazione di coloro che si trovano in una situazione di svantaggio sociale o personale come donne, disabili ed extracomunitari.
In allegato:
12 settembre 2014